Dopo l’Allianz Stadium, la Lazio espugna anche l’Allianz Riviera, da Torino alla Costa Azzurra le emozioni continuano a suon di reti. Non solo in Italia, i biancocelesti offrono spettacolo anche fuori i confini nostrani.

 La Curva non ha mai smesso di incitare i nostri, nemmeno dopo il gol di Balotelli arrivato a tre giri di lancette ed ecco il rapace Caicedo che “scippa” letteralmente la palla al portiere siglando il pareggio.

La banda di capitano Lulic non soffre poi troppo il Nizza, lo studia, lo osserva, ma non lo patisce e l’undici di mister Inzaghi sale in cattedra nella ripresa. 

Squadra e tifosi hanno dato battaglia in campo e sugli spalti anche se lontani dall’Olimpico. 

Il vero protagonista però della serata Europea è soprattutto lui: Milinkovic-Savic che timbra il cartellino con una doppietta e con quella di Caicedo nel primo tempo, la Lazio taglia il traguardo delle 200 reti tonde tonde in Europa. E basta con le solite frecciatine messe lì che vedrebbero già il serbo d’accordo con la Juventus, noi intanto ci godiamo il nostro “sergente”.

Da segnalare, secondo me, anche la buona prestazione di Luiz Felipe Ramos che, con un po’ di ilarità, spesso chiamo Ramos da Formello e non quello da Madrid. Stasera ha dimostrato di essere pronto a sostenere il peso della retroguardia biancoceleste nonostante l’inizio del suo cammino con i nostri colori non fosse stato brillante. Anzi, fu tutto fuorché apprezzato. Altro miracolo di Simone Inzaghi il “Re Mida”?

Strakosha si fa beffare da Balotelli, ma ancora una volta non ha perso la concentrazione ed armato di gomma in bocca, non ha ceduto ai pochi attacchi del Nizza.

Solite entrate ad effetto quelle di Alberto, Immobile e Leiva che con la sola presenza riaccendono la squadra in quei brevissimi momenti di calo. 

Piccolo grande guerriero invece il nostro Murgia che si mette sempre in mostra per il carattere, la tigna e seppur giovane, ha la sicurezza di un calciatore “navigato”.

Una cosa che mi è dispiaciuta? Forse in tanti non saranno d’accordo, ma non avrei tolto Nani. Sapete quando un giocatore è noto per la velocità, per essere un’ala di ruolo fenomenale, a vederlo così sembrerebbe “lento” o svogliato, addirittura può passare per un attimo che abbia preso la partita con sufficienza. Voglio ricordare però che l’annata precedente è stata costellata da piccoli acciacchi ed un infortunio serio che lo ha tenuto lontano dal campo da maggio. Stiamo parlando comunque di un calciatore che fino al 2014 percepiva un ingaggio di poco superiore a 6 mln a stagione. Tempo al tempo.

Godiamoci la vittoria adesso, il nostro mister, i nostri ragazzi e l’ennesima bella figura fatta davanti a tutti. Ringraziamo anche la Curva che ha iniziato ad incitarli già da quando erano negli spogliatoi. 

Un’isola felice la nostra Lazio che rappresenta il connubio perfetto tra tutti i suoi elementi: calciatori, allenatore e tifosi.

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